Il corpo e la mente

Il corpo: la libertà degli istinti

La mente: la coerenza dell’azione

Per tutta la mia esistenza, quante pelli devo indossare per essere coerente?

Pensieri, idee, parole: quanto di vero? E quanto di costruito? Ogni parola che diciamo ci ancora a un’idea di noi stessi e così facendo smettiamo di provare di essere qualcun’altro, perché vogliamo coerenza!

Questa, però, è una finta coerenza perché noi mutiamo troppo velocemente per essere coerenti. Ecco perché abbiamo bisogno di silenzio, ma questo è un silenzio assordante perché è tesso da tutti i pensieri che cerchiamo di mascherare ogni giorno o che almeno proviamo a mascherare. Un silenzio combattuto, un silenzio dovuto. Quanti silenzi viviamo e quante parole nasconde un silenzio? Infinite…

Ecco che nasce così il  bisogno di camminare nella folla e ascoltare i silenzi tra le infinite parole senza senso che portano sempre al solo ed unico interrogativo: qual è lo scopo di questa vita?

Allora mi giro e rigiro tra le cose ordinarie di ogni giorno che mi fanno confondere l’avere con l’essere, sento il radicamento ai preconcetti della società con la paura di essere diversa, intaccando la mia libertà, indossando una maschera che mi faccia sembrare normale. E così facendo perdo di vista la strada per casa.

Sapete qual è la verità? La verità è essere liberi.

Con quante persone io mi sento di essere me stessa? E quanto tempo passo con queste persone?

E che libertà mi regalano? O io regalo a me stessa?

Quante volte affrontiamo percorsi che non vediamo veramente con i nostri occhi?

Quanti freni rallentano la nostra libertà e quante volte viviamo  un momento che non ci appartiene?

Il tempo scorre e noi rimandiamo quello che amiamo a domani, un po’ per stanchezza o solo perché subiamo la vita, invece di scegliere quello che siamo, perdiamo il mondo che è dalla nascita nelle nostre mani.

Quanta verità c’è dentro di noi che abbiamo paura a scoprire?

Amo le contraddizioni perché sono al centro del nostro essere e rimarcano le molteplici facce che ci distinguono, quelle tristezze che rafforzano le nostre ossa, quelle felicità che fanno nascere le nostre passioni, quel dualismo che scorre come pioggia sui tetti. La vita scorre, i pianeti si muovono, tutto muta, tutto intorno a noi nasce e muore ma noi no! Non possiamo, non siamo coerenti?

Preferiamo la pioggia al fango e non cambiamo mai il  colore.

Sapete qual è la mia verità?

La verità è svegliarsi ogni mattina e accogliere l’emozione nuova che mi trapassa senza sentirmi in dovere di essere qualcosa e qualcuno d’importante, lasciarmi cullare dalla disperazione di una giornata no o da un’ironia che scende dal cielo come tempesta senza motivo. La verità è svegliarsi chiedendosi se è giusto quello che ho fatto ieri e quello che farò domani, è avere pensieri diversi dalla tua famiglia, è avere rabbia per quel qualcuno che ha invaso il tuo spazio, è amare incondizionatamente, è non aver voglia di alzarci, è scivolare negli infiniti quesiti dell’ abitudine. La verità è correre il rischio di cambiare le cose per seguire la nostra voce interna. La verità è temporeggiare per arrivare al raggiungimento di un sogno. La verità è affrontare la paura con la speranza accarezzando la fiducia in noi stesse, affrontando la vita come se fosse un avventura da sperimentare. La verità è quel sapore di sconfitta prima di coricarsi o il non sentire niente e sentirsi vuoti. La verità è contraddittoria e ogni giorno deve essere difesa con tutto il corpo.